Categoria: racconto
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La visita
Fuori le lepri selvatiche escono e rientrano nelle tane. Il posteggio è troppo grande. Una rotonda, più avanti un’altra. La facoltà di Agraria. I campi. Lo store dei cinesi scorbutici. Le nuvole a brandelli, la luce del sole.La donna quando entra saluta il custode che non la saluta. Sta chino sul suo bancone dietro al […]
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Odore di un’altra neve
Freddo come a Salisburgo. L’odore diverso però: di neve, di fumo, di cuoio, di caffè, di sudore, di merda di cavallo. Puntavano dritto al Regio, per il padre tutto era invisibile. Il ragazzo invece rallentava a guardare. Era bella quella città. Le montagne. Il fiume che tagliava il centro. Le colline sinuose. Compiva quindici anni quel […]
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Colloquio
Sua madre gli aveva stirato la camicia bianca. – Mettiti la giacca.– Ma è per un call center, non serve…– Tu mettila. In bagno certi giorni la chierica non si vedeva. Quella mattina brillava. Aveva preso il caffè in cucina, in piedi, mentre suo padre fissava La7. “Ora me lo chiede, ora…”. Suo padre non gli aveva chiesto niente. […]
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La perdita degli anni
Ho cominciato a perdere anni presto, molto presto. I miei coetanei avevano ancora tutti i loro anni, folti, fitti, scuri, densi. Io invece, da che ero come loro, iniziai – ricordo era un sabato mattina – a trovarmeli nel letto, sul cuscino, per terra, davanti allo specchio del lavandino. Erano anni che credevo potessi non perdere […]
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La prima volta in discoteca
Era l’autunno del 1990. Primo anno di superiori, liceo classico Cavour di Torino. Festa d’istituto nella discoteca Pick Up di via Barge. Io non ero mai stato in discoteca in vita mia. Dopo lunghe ed estenuanti trattative convinco mia madre, in crisi d’apprensione, a mandarmici. Porto a casa il risultato a fronte di condizioni estremamente […]
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Quella volta
Quella volta che ho spinto la macchina per tre chilometri che si era fermata per la benzina… Quella volta che ho dato un bacio a Margherita, si chiamava così quella ragazza bellissima che veniva a prendere il pane la mattina… Quella volta che ho detto al capo: “io me ne vado” e poi ho riso […]
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Il collare
Quando lo vide uscire dal labirinto era sporco di sangue e radioso. Un dio, sembrava, e la sua fronte rifletteva i bagliori del mare. La guardò eccitato. Ora il premio. “Ci sei riuscito?” gli sorrise. Teseo non rispose. Lasciò cadere la spada e il collare, e tese le sue braccia. “Mi ha quasi ucciso…” la […]
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Racconto sbagliato
Si trovarono all’improvviso dentro il suo racconto. Li rese amanti a pagina 12. Ma era uno scrittore distratto, e con poca dimestichezza coi tasti. Li misi sul TETTO (voleva scrivere LETTO) e presero freddo tutta la notte. Li fece vorticare, preda di un CALLO (voleva dire BALLO). Li spedì in un viaggio romantico a CARPI […]
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Il territorio
La luce sopra le nuvole era pura, dorata, calma. Stavano volando da due ore ormai e lui non le aveva rivolto neanche uno sguardo. Come poteva essere così insensibile, così freddo? Possibile che non avesse capito nulla, proprio nulla? No, aveva capito. E’ che di lei non gliene fregava niente. Lo guardava. Teneva un braccio […]
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Quella musica
Io l’ho visto quando è arrivato. Sono stato il primo io. Di sicuro. Ero sull’albero di gelso, stavo accucciato come sempre. Perché ho la gamba così, non significa mica che non so arrampicarmi. Anzi. Io salgo sugli alberi come uno scoiattolo. Ero sull’albero, e ho visto una sagoma bianca che avanzava, lenta, sollevando polvere dalla […]
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Vergogna
La madre lo tirava per la manica del cappottino. Lo stesso che lei gli aveva cucito anni addietro. Lui si lasciava sballottare dalla frenesia di sua madre che ogni tanto borbottava qualcosa di incomprensibile, con tono dolente. Sentiva di aver fatto qualcosa di tanto sbagliato. Non era stata una semplice sgridata, no. Quelle ogni tanto […]
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Angelo di fango
A fine ottobre 1994 credetti di essermi innamorato di una ragazza dopo averla vista una sola volta. Avevo 17 anni, ero molto ingenuo ed entusiasta. La ragazza in questione, credo si chiamasse Claudia ma potrei sbagliarmi, viveva in un paese sulle sponde del Tanaro. Il Tanaro, ai primi di novembre straripò di brutto. Molti paesi […]
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La distrazione di Dio
Invito i lettori del mio blog a leggere questo splendido racconto di Alessio Cuffaro e a votarlo sul sito di 20lines. Gli ultimi mesi della sua vita li aveva vissuti grazie alla forza di volontà, al duro lavoro e all’attesa della meraviglia che i risultati di tanta fatica stavano per dare: era a capo del […]
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Racconto in poche righe
Nel letto la cercò con la mano, gli occhi ancora chiusi: ma era la prima riga, impossibile. Andò a capo. Si alzò, nebbia in testa: era a casa sua ma si chiese comunque cosa fosse successo. Ricordava perfettamente solo la sera prima: le luci, i bicchieri, quei suoni, poi lei. La notte tutta loro. Sentiva […]
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Swing di Natale
Il vecchio stava sorvolando il paese come tutti gli anni, rosso scintillante, le renne frementi, il cumulo immenso di pacchi, la neve che sferzava la sua barba candida. Aveva un sorriso a stento trattenuto: la notte non era così fredda. Aveva, come sempre, pianificato il giro: grazie al lavoro degli elfi, il suo ruolino di […]
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Fantasmi
a casa dove abito è zeppa di fantasmi. Se ne stanno nascosti dappertutto, e di notte, soprattutto di notte, quando cala il buio fin dentro le stanze, quando il vento si sente, loro escono allo scoperto, e niente li ferma nel venire a torturarmi. Il giorno mi lasciano abbastanza in pace. Un po’ perché io, […]
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Storia del Messicano
Me ne stavo seduto sotto l’ombra del mio sonno. Una paesino sperduto nel deserto caldo. Non volevo l’amore. Dormivo da sveglio. Odiavo le donne, perché mi avevano fatto male, più dei proiettili e di qualsiasi rissa. Amavo solo la tequila. Lei giunse con una corriera, quella che passa una volta sola all’anno. Scese da sola. […]
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Via Bologna
Prima di Via Bologna, il pullman apre le porte e aspetta. Sul marciapiede sotto il riparo della balaustra, c’è un uomo. Robusto, straniero, con il cappottone grigio scuro, di ordinanza per tutti i nord africani in Italia. Gli occhi sembrano palle nere incastrate tra grinze di carne. I capelli sono compatti, sopra la fronte libera a righe. […]
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Le belve della notte
Fuori ci sono le belve della notte. Le sento ansimare dietro la zanzariera e il vetro della finestra e quelle spesse sbarre di acciaio che sigillano la casa. Tremola il vento e porta i bisbigli assassini. Fuori, c’è il pericolo. Fuori ci sono le belve della notte. Le avevo chiesto di non andare. Attraverso gli […]
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Storia di nei
Quando avevo 16 anni volevo già scrivere. Non ero uno scrittore affermato come adesso, ero un aspirante scrittore. Scrivevo racconti gotici, a tratti struggenti, sempre lirici. Non li leggeva nessuno: non perché i lettori non volessero, come succede adesso, ma perché li infilavo in una cartelletta verde e li tenevo lì (ricordo molto bene quella […]
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Quella volta
Quella volta che ho spinto la macchina per tre chilometri che si era fermata per la benzina… Quella volta che ho dato un bacio a Margherita, si chiamava così quella ragazza bellissima che veniva a prendere il pane la mattina… Quella volta che ho detto al capo: “io me ne vado” e poi ho riso […]
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Chissà
Chissà dove sei adesso, amore mio adolescente. Chissà dove. E come sei. Sei morto forse, sepolto sotto uno strato freddo di terra, dentro un loculo stretto incasellato in una alveare di morti. O forse sei lontana, hai viaggiato, ti sei spostata dalla tua città d’origine, hai incontrato volti e voci nuovi, hai imparato un mestiere, […]
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Finisce l’estate
Ci dissero, uccelli di passaggio, che l’estate stava finendo. Guardammo fuori dallo schermo dei vetri di casa, una luce rosa poco diffusa, un via vai stanco di gente. Le prime sciarpe, le scarpe alte. Le mani in tasca o ad abbracciarsi il petto. Non ci credemmo. “Parla!” dicemmo al ragno nel suo angolo. “Se sapete, […]
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Sarebbe entrata, entrò, entrerà, entra
“Sarebbe entrata proprio da quella porta, un vestito viola, la pelle…” no no no, non funziona. Viola mai. Troppo demodé. “Lei avrebbe sicuramente aperto la porta con un colpo veloce dell’anca…” anca? Ortopedico. “Lei sarebbe entrata facendo suonare la campanella appesa alla porta” perché, qualcuno potrebbe entrare senza riuscirci. E’ appesa. Deve fare quello di […]